giovedì 27 agosto 2020

DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI DISABILI

Sostieni l'azione dell'associazione a difesa del diritto allo studio degli alunni disabili


Abbiamo iniziato una azione contro l'Ufficio Scolastico Regionale perché accolga la richiesta dell'Istituto Comprensivo "Marco Polo" di Fabriano di costituire quattro classi anziché tre.

Non un ricorso solo per le famiglie con bambini disabili, non è neanche un ricorso solo per Fabriano: è un ricorso per riaffermare un diritto già riconosciuto dalla legge e da tanti altri tribunali in Italia che le classi con alunni con disabilità non possono essere composte da più di 20 alunni.

È un'azione per i nostri bambini ma è anche per tutti i bambini italiani perché se il nostro ricoro sarà accolto, i precedenti saranno sempre di più che le amministrazioni non potranno più continuare a fare solo i conti con i soldi invece che con i diritti.


LA SCUOLA SIAMO NOI
DIFENDIAMO IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI DISABILI

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martedì 25 agosto 2020

Classi piccole, scuola migliore!

Invece di fare classi piccole facciamo classi numerose: ma non ci avevano detto di distanziarci?

Il 2020 è stato un anno critico per la scuola italiana. Da sempre accusata di essere lontana dall'innovazione e dal mondo dei giovani, studenti e docenti si sono trovati catapultati nella Didattica A Distanza pensando che la formazione sia un semplice passaggio di saperi che vengono ficcati nelle teste come scatole in un magazzino.

Nell'Italia dove tutti diventano allenatori di calcio, presidenti del Consiglio, pedagogisti o Sindaci a seconda della moda del momento, si è scoperto che la scuola non è solo ficcare informazioni nella testa delle persone ma è insieme di relazioni e di esperienze, magari mediate con la riflessione storica, il pensiero scientifico, l'esperienza estetica: incredibile!

Incredibile perché la parola che più sentiamo quando in questi giorni si parla di scuola non è cultura ma distanza: didattica a distanza e didattica distanziata: stare distanti per combattere l'infezione. Però ci sono anche altre parole che sono meno frequentate come per esempio aspettare oppure ritrovarsi ma non assembrarsi che poi se si è in pochi c'è più tempo per ascoltare e le parole che si dicono assumono un sapore più profondo.

Gli studenti hanno diritto alla migliore didattica possibile: e gli alunni disabili più di tutti

Eppure, nella nostra piccola città di Fabriano dobbiamo scontrarci con una decisione di creare classi di 25 studenti quando è possibile ed è stato richiesto di farne di più ma con meno studenti: 16 e 20. Non numeri assurdi ma numeri opportuni considerato che:

  1. la legge impone che in presenza di alunni con disabilità, il numero massimo di allievi non può essere superiore a 20,
  2. proprio la lotta all'assembramento è l'arma più appuntita contro l'epidemia.
Noi siamo un manipolo di pochi genitori, non siamo particolarmente battaglieri né siamo un "sindacato" di genitori. La Scuola siamo Noi è nata sulla scorta dell'alleanza educativa, un patto fra genitori, scuola e altre agenzie educative per mettersi insieme sulla strada della crescita felice dei nostri ragazzi: dalla stessa parte contro nessuno.

Quando verso la seconda metà di luglio siamo stati investiti da questo assurdo problema ci siamo trovati effettivamente impreparati: non siamo stati capaci di comprendere come fosse possibile che una Pubblica Amministrazione, in questo caso l'Ufficio Scolastico Regionale, potesse assumere una decisione così palesemente illegittima e inopportuna.

Siamo restati un po' disorientati dalla lettera del Sindaco all'USR, dagli strali scandalizzati di politici vari appena la notizia è uscita sui giornali senza che nessuno però muovesse un dito, tutti fermi a dire che in fondo non è un loro problema, che ci sono altre questioni e che in fondo va tutto bene.

Difendere il principio di classi adeguate è difendere il diritto allo studio

Ma non ci sono altre questioni quando si parla di scuola: sembra che tutto sia sempre definitivo e già scritto come per i seggi. La scuola e i bambini arrivano sempre per ultimi e i genitori, che faticano da soli a barcamenarsi fra lavoro e impegni dei figli, sono sempre sfiniti per cominciare ancora un'altra battaglia.

Ma questa volta, le famiglie dei bambini con disabilità non devono restare sole: questa volta la loro battaglia è la battaglia dell'intera città che non può affidarsi ai canali ufficiali dell'Amministrazione o dei Soloni dell'internet.

Fabriano non è una città come le altre e i bambini disabili non hanno meno diritti degli altri: ci resta poco e quel in quel poco che ci resta c'è la scuola. Zoppicante, lenta e non a passo coi tempi, senza tablet o computer, dove si parla troppo di Leopardi e quasi niente di impresa ma è la scuola dove nascono le amicizie e gli amori, dove la vita prende sapore.

Il sapore che sta al fondamento del sapere e della sapienza e della saggezza.


Noi facciamo ricorso al TAR Marche e c'abbiamo prescia!

Abbiamo però bisogno di forze e di soldi. Abbiamo bisogno di stare tutti insieme quindi:

  1. cacciate fuori il portafoglio e dateci 10, 50 o anche 1 euro,
  2. fate girare voce su tutti i canali che avete: Facebook, Intsagram, Whatsapp, fruttivendolo, bar e parrucchiere,
  3. facciamo un po' i grandoni come sappiamo fare noi fabrianesi: "ah, io faccio ricorso per la scuola, c'ho messo due lire che più non c'avevo ma tocca difende quello che c'avemo!"
Appena raccolta una somma sufficiente per dare l'incarico allo Studio legale, depositeremo il ricorso: il TAR si riunirà presto e speriamo di riuscire ad avere una pronuncia prima dell'inizio della scuola.

I tempi so stretti, tocca fa tutto de prescia ma se po fa...

Noi ci mettiamo la faccia dell'associazione: voi metteteci il vostro entusiasmo!

I genitori dell'associazione La Scuola Siamo Noi.

Photo by Anna Samoylova on Unsplash